Facile da coltivare e prezioso per l’organismo, il cardo mariano è una pianta che cresce spontanea in tutta Italia. Ecco alcuni consigli per ospitarlo nel tuo orto!
CARDO MARIANO NR.50 SEMI
CARDO MARIANO
Il cardo mariano è una pianta che cresce spontanea in gran parte d’Italia, specie negli ambienti miti del Centro e del Sud dello Stivale.
Utilizzato in medicina sin dai tempi antichi, il cardo mariano è prezioso per il corretto svolgimento del processo digestivo per le patologie del fegato.
Coltivarlo è semplice, ecco alcuni consigli utili per farlo crescere sano e forte!
Il cardo mariano è una pianta che non ha bisogno di molte cure e può essere coltivata con facilità se le assicurate un ambiente mite.
Come già accennato, è una specie biennale: cosa vuol dire? Durante l’anno in cui viene seminata, accresce una rosetta di foglie basali e, solo dopo aver superato un inverno, comincia a sviluppare vegetazione adulta e i suoi fiori fucsia-porpora.
- La semina del cardo mariano si effettua da febbraio a metà primavera;
- le prime semine devono essere eseguite in ambiente protetto;
- con il prosieguo della stagione, tra marzo e aprile, la pianta può essere tranquillamente messa a dimora direttamente nel terreno;
- se decidete di anticipare le semine, mantenete bagnato il terreno dei semenzai fino alla germinazione, quindi cominciate a seguire le piantine con annaffiature parsimoniose: il cardo mariano non ama molto l’umidità e predilige terreni secchi piuttosto che zuppi;
- a metà primavera, trapiantate le piantine nell'orto oppure procedere con semina diretta in pieno campo;
- se avete messo a germinare i semi, trapiantate i germogli lungo una fila;
- se invece avete deciso di cominciare la coltivazione direttamente nell’orto, seminate a spaglio e, successivamente, diradate le piante fino a mantenerne al massimo 9, le migliori, per ogni metro quadrato.
- Durante il primo anno di coltivazione, mantenete in salute la pianta asportando dalle aiuole le specie infestanti e annaffiandolo in caso di periodi prolungati di siccità.
Al secondo anno di coltura il cardo mariano sviluppa vegetazione adulta e fiori:
- da metà primavera in poi, dal centro delle foglie basali, si accresce uno stelo che può superare i 150 cm di altezza;
- verso maggio cominciano a vedersi i primi boccioli: la fioritura si compirà poco per volta, visto che il cardo mariano fiorisce scalarmente;
- cominciate a raccogliere i fiori non appena sono ben aperti, ma se volete avere a disposizione semi da mettere a dimora nei prossimi anni, permettete a qualche fiore di terminare il suo ciclo naturale.
Lasciando la pianta a se stessa, i fiori prima maturano e successivamente fruttificano lasciando al vento il compito di trasportare la nuova semente.
Per recuperare i semi:
- anticipate il ciclo naturale del cardo e raccoglieteli non appena i tempi saranno maturi;
- indossate dei guanti di pelle per evitare che le spine delle foglie vi feriscano;
- scuotete leggermente gli steli delle piante per favorire la caduta delle sementi mature.
CARDO MARIANO
Il cardo mariano è una pianta che cresce spontanea in gran parte d’Italia, specie negli ambienti miti del Centro e del Sud dello Stivale.
Utilizzato in medicina sin dai tempi antichi, il cardo mariano è prezioso per il corretto svolgimento del processo digestivo per le patologie del fegato.
Coltivarlo è semplice, ecco alcuni consigli utili per farlo crescere sano e forte!
Il cardo mariano è una pianta che non ha bisogno di molte cure e può essere coltivata con facilità se le assicurate un ambiente mite.
Come già accennato, è una specie biennale: cosa vuol dire? Durante l’anno in cui viene seminata, accresce una rosetta di foglie basali e, solo dopo aver superato un inverno, comincia a sviluppare vegetazione adulta e i suoi fiori fucsia-porpora.
- La semina del cardo mariano si effettua da febbraio a metà primavera;
- le prime semine devono essere eseguite in ambiente protetto;
- con il prosieguo della stagione, tra marzo e aprile, la pianta può essere tranquillamente messa a dimora direttamente nel terreno;
- se decidete di anticipare le semine, mantenete bagnato il terreno dei semenzai fino alla germinazione, quindi cominciate a seguire le piantine con annaffiature parsimoniose: il cardo mariano non ama molto l’umidità e predilige terreni secchi piuttosto che zuppi;
- a metà primavera, trapiantate le piantine nell'orto oppure procedere con semina diretta in pieno campo;
- se avete messo a germinare i semi, trapiantate i germogli lungo una fila;
- se invece avete deciso di cominciare la coltivazione direttamente nell’orto, seminate a spaglio e, successivamente, diradate le piante fino a mantenerne al massimo 9, le migliori, per ogni metro quadrato.
- Durante il primo anno di coltivazione, mantenete in salute la pianta asportando dalle aiuole le specie infestanti e annaffiandolo in caso di periodi prolungati di siccità.
Al secondo anno di coltura il cardo mariano sviluppa vegetazione adulta e fiori:
- da metà primavera in poi, dal centro delle foglie basali, si accresce uno stelo che può superare i 150 cm di altezza;
- verso maggio cominciano a vedersi i primi boccioli: la fioritura si compirà poco per volta, visto che il cardo mariano fiorisce scalarmente;
- cominciate a raccogliere i fiori non appena sono ben aperti, ma se volete avere a disposizione semi da mettere a dimora nei prossimi anni, permettete a qualche fiore di terminare il suo ciclo naturale.
Lasciando la pianta a se stessa, i fiori prima maturano e successivamente fruttificano lasciando al vento il compito di trasportare la nuova semente.
Per recuperare i semi:
- anticipate il ciclo naturale del cardo e raccoglieteli non appena i tempi saranno maturi;
- indossate dei guanti di pelle per evitare che le spine delle foglie vi feriscano;
- scuotete leggermente gli steli delle piante per favorire la caduta delle sementi mature.
