Setaria italica ssp. maxima bronze panicles
SETARIA ITALICA - Altezza cm.150 , fiorisce da giugno a settembre, conosciuta con il nome di miglio italico , e' ottima per il reciso e per composizioni.
Descrizione –
La Setaria italica si riconosce per avere foglie strette e ruvide. La pannocchia è composta, irregolarmente cilindrica, compatta, con rachide peloso su cui si inseriscono spighette con setole, lunga da 20 a 40 cm, alla maturità essa si inclina verso terra. Le spighette sono munite di setole lunghe e contengono un fiore superiore ermafrodita ed un altro inferiore maschile; le glume sono diseguali, con due stili allungati terminali. Le cariossidi sono di forma rotonda, appiattite e di grandezza piccola. Il colore del seme cambia con le differenti varietà.
È una pianta a fotosintesi C4.
Coltivazione –
Il Panico, come tutti i cereali macrotermi, ha bisogno di almeno 15 °C per germinare e per compiere il ciclo biologico, che dura 70-90 giorni a seconda della varietà.
La pianta si sviluppa in primavera-estate e si adatta a terreni poveri e a climi arido-secchi, non richiedendo molta irrigazione.
Il ciclo colturale è caratterizzato da una prolungata e notevole capacità di accestimento. Resiste alla siccità ed alle elevate temperature, è invece sensibile al freddo e ai ristagni idrici. Per le sue particolari caratteristiche biologiche questa specie viene in genere impiegata come coltura intercalare in terreni leggeri e sabbiosi, scarsamente dotati di umidità durante l’intero periodo estivo.
Esistono diverse varietà che vengono coltivate in funzione della diversa adattabilità a condizioni pedoclimatiche differenti.
Per quanto riguarda la tecnica colturale, viste le ridotte dimensioni del seme, il terreno deve essere preparato accuratamente, interrando il quantitativo di concime previsto per la coltura. La semina (a fine primavera o inizio estate) viene eseguita a file distanti 20-40 cm, impiegando 6-8 kg/Ha.
Per quanto riguarda la raccolta, la maturazione scalare delle varie pannocchie presenti nella coltura crea, in genere, notevoli difficoltà nella scelta dell’epoca di raccolta e, normalmente, non permette di ottenere l’intera produzione che le piante forniscono. La resa in granella è di 8-12 quintali ad ettaro.
Alcune volte il panico viene coltivato come foraggio. La resa può essere di 100-250 quintali per ettaro ed il prodotto si può consumare allo stato verde o conservato in silo.
Il Panico può essere impiegato anche come erbai estivi a rapida crescita, da utilizzare dalla maturazione lattea a quella cerosa.
SETARIA ITALICA - Altezza cm.150 , fiorisce da giugno a settembre, conosciuta con il nome di miglio italico , e' ottima per il reciso e per composizioni.
Descrizione –
La Setaria italica si riconosce per avere foglie strette e ruvide. La pannocchia è composta, irregolarmente cilindrica, compatta, con rachide peloso su cui si inseriscono spighette con setole, lunga da 20 a 40 cm, alla maturità essa si inclina verso terra. Le spighette sono munite di setole lunghe e contengono un fiore superiore ermafrodita ed un altro inferiore maschile; le glume sono diseguali, con due stili allungati terminali. Le cariossidi sono di forma rotonda, appiattite e di grandezza piccola. Il colore del seme cambia con le differenti varietà.
È una pianta a fotosintesi C4.
Coltivazione –
Il Panico, come tutti i cereali macrotermi, ha bisogno di almeno 15 °C per germinare e per compiere il ciclo biologico, che dura 70-90 giorni a seconda della varietà.
La pianta si sviluppa in primavera-estate e si adatta a terreni poveri e a climi arido-secchi, non richiedendo molta irrigazione.
Il ciclo colturale è caratterizzato da una prolungata e notevole capacità di accestimento. Resiste alla siccità ed alle elevate temperature, è invece sensibile al freddo e ai ristagni idrici. Per le sue particolari caratteristiche biologiche questa specie viene in genere impiegata come coltura intercalare in terreni leggeri e sabbiosi, scarsamente dotati di umidità durante l’intero periodo estivo.
Esistono diverse varietà che vengono coltivate in funzione della diversa adattabilità a condizioni pedoclimatiche differenti.
Per quanto riguarda la tecnica colturale, viste le ridotte dimensioni del seme, il terreno deve essere preparato accuratamente, interrando il quantitativo di concime previsto per la coltura. La semina (a fine primavera o inizio estate) viene eseguita a file distanti 20-40 cm, impiegando 6-8 kg/Ha.
Per quanto riguarda la raccolta, la maturazione scalare delle varie pannocchie presenti nella coltura crea, in genere, notevoli difficoltà nella scelta dell’epoca di raccolta e, normalmente, non permette di ottenere l’intera produzione che le piante forniscono. La resa in granella è di 8-12 quintali ad ettaro.
Alcune volte il panico viene coltivato come foraggio. La resa può essere di 100-250 quintali per ettaro ed il prodotto si può consumare allo stato verde o conservato in silo.
Il Panico può essere impiegato anche come erbai estivi a rapida crescita, da utilizzare dalla maturazione lattea a quella cerosa.